La scelta degli antibiotici in gravidanza è una scelta che va fatto ponderando bene le eventuali ripercussioni. Per la donna in gravidanza esistono gli stessi rischi della restante popolazione di contrarre infezioni batteriche. Le infezioni delle vie urinarie, invece, presentano un’incidenza maggiore per i cambiamenti fisiologici derivanti dalla gravidanza stessa.
Nella gestante però, le infezioni possono avere conseguenze più gravi poiché l’agente patogeno può raggiungere il feto attraverso la placenta o infettare il nascituro durante il passaggio nel canale del parto con esiti che possono andare dall’aborto spontaneo, al parto pre-termine o all’infezione
neonatale.

Antibiotici In Gravidanza: una scelta importante

Anche se il prodotto del concepimento presenta comunque un sistema difensivo costituito dal passaggio nel proprio circolo degli anticorpi materni e dalla produzione di propri anticorpi, ciò non garantisce un buon livello di protezione se non solo dopo il primo trimestre.
Ad ogni medico può capitare di trovarsi di fronte a due problemi: la necessità terapeutica di prescrivere un farmaco a una donna incinta e l’esigenza di dare informazioni sui possibili effetti negativi di un farmaco assunto (consapevolmente o meno) durante la gravidanza.

Antibiotici In Gravidanza: legge del tutto o nulla

È noto che le informazioni sulla sicurezza dei farmaci in gravidanza sono limitate sia per quanto riguarda gli effetti sul feto che sulla madre. Per quanto riguarda gli aspetti generali ecco alcuni principi di base:
– Esiste un breve periodo di latenza che va dal concepimento fino a due settimane e mezzo, nel quale vige quella che viene chiamata la “legge del tutto o nulla”: ossia il danno eventuale al prodotto del concepimento ne comporta o la morte e l’interruzione spontanea della gravidanza o la
sopravvivenza senza anomalie in quanto le cellule ancora non differenziate sono in grado di riprodursi e rimpiazzare quelle eventualmente perse.

Antibiotici In Gravidanza: l’arresto della crescita

L’embriogenesi si completa verso la 12ª settimana ed è quindi evidente che la somministrazione di farmaci dopo tale data non causerà malformazione fetale. Potrebbe però causare arresto della crescita, alterazioni ossee, della migrazione neuronale e delle performance mentali e
comportamentali.
– L’eventuale effetto teratogeno di una sostanza è per lo più dose -dipendente.
– Per l’assunzione di più farmaci contemporaneamente i dati sull’effetto teratogeno, ottenuti negli animali di laboratorio e dall’esperienza clinica, possono non essere sufficienti in quanto un farmaco può interagire con il metabolismo di un altro in maniera non prevedibile.
Per questi motivi è indispensabile poter somministrare alla donna antibiotici in dosi tali da garantire la sua guarigione senza risultare tossiche per il feto durante il suo sviluppo.

Antibiotici In Gravidanza: la scelta del medico

antibiotici in gravidanza
antibiotici in gravidanza

Dati della letteratura evidenziano che circa il 10% delle donne gravide fa uso di antibiotici, che vengono prescritti sia per patologie intercorrenti che per patologie propriamente correlate alla gravidanza. La scelta del medico, all’interno di ogni singola categoria, in ogni caso cadrà su quelle molecole utilizzate da più tempo, evitando la prescrizione di farmaci messi in commercio in tempi recenti. Per tali sostanze mancano i dati relativi alla esposizione fetale.

Antibiotici In Gravidanza: le infezioni

Tra le infezioni batteriche che risultano particolarmente pericolose per il feto troviamo:
-Listeria monocytogenes (che provoca listeriosi, e si contrae attraverso i cibi, quali verdura cruda, latte e derivati non pastorizzati, pollame e carni).
-Streptococcus agalactiae (batterio presente in molte donne, di per sé innocuo, ma pericoloso per il neonato al momento del parto).
-Clamydia trachomatis (trasmessa per via sessuale, può provocare parto prematuro e nel neonato congiuntivite e polmonite).
-Treponema pallidum (causa la sifilide, provoca morte in utero, morte alla nascita ed alterazioni a diversi organi), ed infezioni alle vie urinarie (con gravi effetti sulla madre e sul nascituro, come aborto, parto pretermine e gestosi).

Antibiotici In Gravidanza: quelli sicuri…

Gli antibiotici considerati sicuri in gravidanza dalla FDA (ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) sono le penicilline (es. Augmentin, Unasyn) attraversano la placenta ma in basse concentrazioni.
L’assenza di effetti teratogeni (che possono determinare anomalie e malformazioni nel corso dello sviluppo embrionale) è stata dimostrata in diversi studi

Anche le cefalosporine (es. Rocefin, Glazidim) e l’aztreonam non sono associate ad un aumentato rischio di malformazioni o di aborto.
L’eritromicina (es. Eritrocina), nonostante riesca a raggiungere il circolo fetale in discreta concentrazione, non provoca danni fetali. La fosfomicina (es. Monuril) non è risultata possedere effetti teratogeni o embriofetotossici e viene comunemente utilizzata nelle infezioni delle vie urinarie.

Alla prossima news…sempre su www.aipras.org