Parliamo della bromelina, o meglio dell’ananas. L’ananas (nome scientifico Ananas comosus) è una pianta della famiglia delle bromeliacee, originaria delle foreste tropicali dell’America centrale. Oggi coltivata in quasi tutti i Paesi a clima tropicale e subtropicale. Se ne utilizza il frutto fresco e il gambo, ricco di componenti enzimatici.

La bromelina è uno dei principi attivi cui è probabilmente attribuibile l’azione antiinfiammatoria degli enzimi proteolitici estratti dall’ananas.

bromelina

Presenta proprietà anticoagulanti e quindi può, quando somministrata in pazienti trattati con anticoagulanti (es. eparina, warfarin) o antiaggreganti piastrinici (es. aspirina), aumentare il rischio di eccessivo sanguinamento. La bromelina può inoltre aumentare l’assorbimento di antibiotici, quali tetracicline ed amoxicillina.

Le sue indicazioni cliniche sono molteplici e solitamente essa viene somministrata da sola o in associazione con altri ingredienti nutraceutici (tra i quali i più comuni sono tripsina e rutina).

Bromelina e l’azione flogistica.

La principale azione terapeutica è riservata a processi di natura flogistica in campo medico e chirurgica (utilizzata nel post-operatorio riduce infatti edema e dolore). Vede inoltre altre applicazioni, anche se non tutte supportate da lavori scientifici adeguati:

–       Alcuni pediatri la somministrano per potenziare l’effetto di antibiotici, poiché essa aumenta le concentrazioni plasmatiche degli stessi, permettendo una riduzione dei dosaggi terapeutici e quindi riducendo gli effetti collaterali.

–       Presenta un effetto antidiarroico, quando questa affezione è sostenuta da batteri quali l’Escherichia coli o il Vibrione del colera.

–       Alcuni studi indicano che la bromelina previene o minimizza la severità dell’angina pectoris.

–       E’ utilizzata  in coliti e disordini enterici

–       Grazie ai suoi effetti sull’aggregazione piastrinica ed al suo effetto fibrinolitico ha un’azione antitrombotica ed è adiuvante, insieme ai farmaci specifici, nella terapia delle ischemie

–       Un recente studio condotto su bambini con sinusite acuta ha mostrato una buona remissione dei sintomi, oltre ad una durata ridotta, sul risolvimento della patologia

–       In pazienti con artrite reumatoide sembra avere un discreto potenziale antinfiammatorio ed è meglio tollerata dei farmaci utilizzati e consigliati dalle linee guida (es. naproxene, piroxicam, ketoprofene, ecc)

–       Applicata sotto forma di crema (al 35%) può essere efficace per eliminare il tessuto necrotico ed accelerare pertanto la guarigione delle ferite Se ne sconsiglia l’uso in pazienti ipertesi (può indurre tachicardia), emofilici, con diatesi emorragiche, con ulcera peptica. Come altri enzimi proteolitici, può causare allergie a carico del sistema respiratorio